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ANALISI/ La volatilità del barile
mette a rischio gli investimenti

di Marco Delzio e Gianmarco Bardelli*

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8 dicembre 2008

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In base alla funzione di allocatore della risorsa, il prezzo determina quali operatori domandano petrolio e in quale quantità, sulla base di quanto lo stesso petrolio sia utile agli stessi. D'altra parte, nella funzione di vettore informativo, il prezzo indica le condizioni di offerta (costi di estrazione e stoccaggio, cartellizzazione tra produttori etc.) e di domanda (crescita del PIL) prevalenti sul mercato.

Un livello incontrollato di volatilità del petrolio ha innanzitutto l'effetto di ridurre, se non annullare, la funzione segnaletica del prezzo. Le variazioni del prezzo del petrolio riscontrate negli ultimi due anni, prima al rialzo e poi al ribasso, sono difficilmente riconducibili a mutamenti delle condizioni di domanda e offerta globali di pari entità. Dunque, in un ambiente caratterizzato da forte volatilità dei prezzi, questi ultimi perdono la loro funzione segnaletica verso gli operatori. Ancora più importante è l'effetto che la volatilità produce sull'economia reale, modificando le scelte di allocazione del petrolio tra gli operatori.

Un'elevata volatilità rende infatti impossibile pianificare quali saranno i costi dell'utilizzo del petrolio nell'ambito della produzione industriale, spingendo gli operatori a ridurre gli investimenti per far fronte a tale rischio. Ad esempio, per un'azienda di trasporti il prezzo del petrolio è un fattore critico nella determinazione del margine operativo in quanto il petrolio rappresenta il costo di produzione più importante. Stesso discorso per una compagnia aerea.

Per un produttore di automobili, l'enorme volatilità del petrolio non permette di stimare la funzione di domanda del mercato per i prossimi anni. Gli effetti della volatilità del petrolio sull'economia reale derivano, tenuto conto delle differenze esistenti tra i singoli settori dell'economia, dalla elasticità dei costi di produzione rispetto alla variazione del prezzo. Tanto più risultano elevate queste elasticità, tanto più una elevata volatilità del prezzo del petrolio può ridurre il livello di investimento nei singoli settori dell'economia.

La volatilità del prezzo del petrolio può dunque avere ripercussioni importanti sull'economia reale, insieme alla direzionalità. È dunque opportuno, dal punto di vista della politica economica, tenere sotto controllo ed eventualmente intervenire a favore della stabilizzazione dei prezzi e delle loro oscillazioni. Ciò naturalmente andrebbe fatto attraverso un coordinamento globale, in modo simile a quanto sta attualmente accadendo tra le banche centrali per le scelte di politica monetaria. (*partner e derivatives analist di Martingale Risk)

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